Gesù guarisce – Bartimeo, figlio della paura

Domenica 11 dicembre si è tenuto nel salone polivalente Betania l’incontro di preghiera chiamato Gesù guarisce.

Dopo un momento introduttivo dedicato alla preghiera di lode e di invocazione allo Spirito Santo, padre Luca ha parlato della figura di Bartimeo presente nel decimo capitolo del Vangelo di Marco:

“E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada. (Mc 10, 46-52)

Bartimeo, che etimologicamente significa figlio della paura, è un mendicante ed è cieco.
Mentre si trova lungo la strada a mendicare, sente un movimento insolito che può sconvolgere la sua vita: si tratta di Gesù che sta passando proprio accanto a lui.
Bartimeo non perde tempo e pur essendo cieco, non potendo reagire in alcun altro modo, si mette ad urlare con insistenza per attirare l’attenzione di Gesù. La gente lo fa chiamare perché vada da Gesù, e lui getta via il suo mantello, e balza in piedi per raggiungerlo.
Gesù gli chiede cosa vuole che faccia per lui e Bartimeo gli chiede di essere guarito dalla sua cecità: Gesù esaudisce la sua preghiera.

Spesso anche noi ci troviamo nella stessa situazione di Bartimeo, poiché viviamo nella nostra situazione di difficoltà a cui ci siamo abituati ormai da troppo tempo, che avvolge la nostra vita come un mantello e che ci fa comodo avere accanto. Il Signore però, che desidera la nostra salvezza, ci chiama a lasciare le nostre sicurezze e le nostre paure affinché possiamo andare con coraggio da lui, presentargli la nostra cecità ed essere guariti dal Suo amore. Il Signore ci chiede un passo di fede, come lo ha chiesto a Bartimeo, per guarirci totalmente e perché possiamo seguirlo nella libertà.

Al termine dell’insegnamento padre Luca ha chiesto di compiere un gesto concreto di abbandono e di fiducia nel Signore, presentando a Lui il proprio bisogno e chiedendogli aiuto.

Il Signore nella Sua immensa fedeltà non ha mancato di farsi sperimentare come un Dio che realizza la Sua parola ed esaudisce la nostra preghiera quando ci riconosciamo bisognosi di Lui.