CRISTO Ė RISORTO! Buona Pasqua!

Carissimi, quest’anno vorrei parlare dell’evento principale della nostra fede cristiana, la risurrezione di Cristo, alla luce del Vangelo secondo Giovanni.
Come negli altri vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca), anche in questo Vangelo non abbiamo il racconto della risurrezione. Nessun accenno a descrivere l’evento, solo l’incontro con il risorto e, prima di tutto, con i segni della assenza del corpo. È molto importante questa fedeltà ai dati della esperienza apostolica. Gli apostoli non hanno visto risorgere il Cristo, hanno visto la tomba vuota e hanno incontrato il Cristo dopo la Pasqua e di questo parlano. Come è avvenuto l’evento lo lasciano nel segreto perché non è stata la loro esperienza e quindi di questo non danno testimonianza.
Gli ultimi due capitoli del vangelo di Giovanni si avvicinano molto, nella trama, al testo dei sinottici. Il contenuto è strettamente parallelo, ma i racconti, gli schemi narrativi dei vari episodi sono diversi e, naturalmente, Giovanni ha elaborato questo materiale con i suoi criteri e con il suo linguaggio.

Gv 20,1: Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.

Un particolare è giovanneo: il contrasto fra il mattino e il buio. Abbiamo già trovato parecchie volte, nel vangelo di Giovanni, la sottolineatura sulle ore della giornata, sul buio e la luce. Se è mattino significa che è già spuntata la luce, altrimenti non è ancora mattina, ma se è mattino, come fa ad essere ancora buio? Sono due indicazioni su due piani diversi perché il mattino è quello cronologico del tempo, il buio è quello spirituale, dentro il cuore e dentro la testa dei discepoli. Fuori sta spuntando la luce, ma dentro è ancora buio.

Quante volte anche noi cristiani viviamo in un atteggiamento dove sembra che Cristo, la Luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1), non sia mai venuto. Quante volte nei nostri volti non traspare la luce della sua risurrezione e della sua presenza, e non ci incoraggiamo nella fede gli uni gli altri? Quante volte ci capita di vivere nello stile di vita come coloro che non hanno mai incontrato Cristo, e anzi di essere più tristi di loro?
Cristo era già risorto, eppure Maria di Magdala andando al sepolcro, nelle prime luci del mattino, viveva ancora nelle tenebre di suoi pensieri e nella rassegnazione che tutto ormai era finito!

Gv 20,1-2: Vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Ecco il buio che c’è ancora dentro. Maria ha visto la pietra rimossa dal sepolcro e ha dedotto, secondo una logica puramente umana: hanno rubato il cadavere di Gesù e chissà dove lo hanno messo.
La prima conclusione della esperienza della tomba vuota non è la risurrezione, ma è il furto della salma. Chissà perché lo hanno fatto e chissà dove lo hanno portato. Il cuore della Maddalena è impazzito, la testa non ragiona più, corre.
La prima esperienza della Maddalena viene indicata con il verbo greco “blepo” che indica il vedere fisico, il semplice vedere con gli occhi, la percezione materiale. Ne deriva una conclusione logica tipicamente umana: non c’è più il cadavere.
Purtroppo anche noi viviamo questa esperienza: dalla negatività e depressione dei nostri pensieri, di fronte ad un fatto concreto e fisico dove Dio è intervenuto, noi rimaniamo nelle nostre idee e cecità: non è cambiato nulla!
Carissimi, vi esorto a lasciar entrare la luce della risurrezione nelle vostre case, nelle vostre famiglie, nei vostri cuori e nelle vostre menti: Cristo si manifesta a chi è disposto a lasciarsi sorprendere da Lui!
Cristo è davvero risorto! Non ascoltare voci, pensieri o ideologie che lo negano, perché Gesù in questa Pasqua ti potrà sorprendere compiendo ciò che umanamente non è possibile nella tua vita!

Tanti auguri di Buona Pasqua. p. Luca