Dio si è fatto come noi?
Carissimi, c’è nell’aria l’atmosfera del Natale che spesso viene vissuto come l’occasione di ritrovare una felicità e un sollievo, ristoro e divertimento, distacco e fuga dai quotidiani pesi della vita. Ma per noi cristiani cosa rappresenta questo tempo natalizio? Ogni anno io rimango sempre affascinato dalla romantica e suggestiva scena di Betlemme nella quale nasceva Yeshua, Gesù Cristo, Figlio di Dio. Il fascino non proviene soltanto dalla bellezza della nascita di Gesù, ma dal grande mistero che l’avvolge. Noi cantiamo in preghiera: “Dio si è fatto come noi…” e professiamo che Dio ha preso la nostra natura umana, si è mostrato a noi nelle nostre sembianze.
Ma alla luce del prologo di Giovanni e del primo capitolo della Lettera di S.Paolo ai Colossesi mi viene da ribaltare questo pensiero.
«Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste» (Gv 1,3).
«Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui» (Col 1,15-16).
Da queste due citazioni comprendiamo non solo che tutto il mondo è stato creato e pensato grazie a Cristo, il Verbo di Dio, ma anche in vista della Sua venuta. Che cosa significa “in vista di Lui”? Non è forse il caso di ri-pensare, come espresso nel Libro della Genesi, che l’uomo è stato fatto a immagine di Dio?
E qual’è l’immagine di Dio se non quella che abbiamo avuto in Gesù Cristo (Col 1).
Se leggiamo la pagina del Vangelo di Gv 14,8-9 ascoltiamo la risposta di Gesù a Filippo, che conferma questa riflessione:
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre.” Così anche ri-leggiamo e comprendiamo il testo della Genesi: «E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò» (Gn 1,27).
Questo fatto mi riempie non solo di stupore e meraviglia, ma anche di grande consolazione! In ciascuno di noi c’è l’immagine di Cristo, c’è l’immagine del Dio invisibile!
Quindi è più vera l’espressione: “noi siamo stati fatti come Dio”, perchè in cascuno di noi c’è una presenza e traccia di ciò che Gesù è! Vorrei citare a questo proposito la Costituzione Pastorale “Sulla Chiesa nel Mondo Contemporaneo” Gaudium et Spes 22:
In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro (Rm 5,14) e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione. Nessuna meraviglia, quindi, che tutte le verità su esposte in lui trovino la loro sorgente e tocchino il loro vertice. Egli è « l’immagine dell’invisibile Iddio » (Col 1,15) è l’uomo perfetto che ha restituito ai figli di Adamo la somiglianza con Dio, resa deforme già subito agli inizi a causa del peccato.
Poiché in lui la natura umana è stata assunta, senza per questo venire annientata per ciò stesso essa è stata anche in noi innalzata a una dignità sublime.
Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo.
Ecco la Buona notizia di questo Natale: in te c’è l’immagine di Cristo, in te il Padre si è compiaciuto, in te lo Spirito Santo ha preso dimora, in te Dio vuole fare cose grandi. Certamente non ci sentiamo degni di essere “la sua immagine” perchè riconosciamo e siamo coscienti delle nostre fragilità e mancanze… ma proprio per questo Gesù è venuto, perché noi crediamo in Lui:
«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» (Gv 3,16-17).
Auguri e benedizioni di un sereno Natale a tutti voi,
p. Luca e i fratelli e sorelle consacrati della Koinonia Giovanni Battista a Strona (BI)