Giovedì Santo e cena ebraica a Strona
Giovedì Santo 13 aprile è iniziato il triduo pasquale, momento conclusivo della quaresima che ripercorre la passione, la morte e la risurrezione del Signore.
Due sono state le celebrazioni che giovedì hanno dato avvio al triduo: la messa “In coena Domini” alle ore 17.00 nella parrocchia di San Giovanni Battista a Veglio e la messa “In coena Domini” a Strona, dove è stata riprodotta la lavanda dei piedi, durante la quale padre Luca e padre Olivier, come Gesù, hanno lavato i piedi a 12 uomini che rappresentavano i 12 discepoli.
Questo gesto ha voluto simboleggiare che Gesù ha dato la sua vita senza risparmio, dando l’esempio più grande: quello di amare e di dare la vita ai propri amici, col potere di servire e non di comandare. Gesù ci ha amati fino alla fine e si è offerto per noi fino alla morte di croce.
Dopo la deposizione del Santissimo Sacramento nel luogo della reposizione, per ricordare la notte di angoscia vissuta da Gesù, la celebrazione è terminata con un momento di adorazione e preghiera.
Nel salone polivalente Betania la serata è continuata con la ormai tradizionale cena ebraica che da diversi anni viene proposta. Per ricordare l’ultima cena del Signore e per ripercorrere le tappe della Pasqua ebraica, la cena ebraica simboleggia la cena del popolo di Israele che, schiavo dell’Egitto, deve mangiare in fretta pane azzimo, non lievitato, erbe amare e agnello.
Durante la cena sono state spiegate le tradizioni ebraiche legate a questa cena e le seguenti portate che la compongono. Erano molte le persone dalla parrocchia di Strona, di Veglio e dalla Koinonia che hanno preso parte all’evento.