Ora Dio ha risuscitato il suo Figlio Gesù! – Buona Pasqua!
Cristo è risorto!
Carissimi amici, siamo giunti anche quest’anno alla Pasqua del nostro Signore Gesù. Stiamo ancora vivendo un tempo davvero particolare e incerto, a causa della pandemia, e abbiamo bisogno di essere riempiti e rinnovati di una nuova speranza che riempia la nostra vita.
È proprio vero ciò che dice San Paolo ai Corinzi:
“Se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede… Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. ” (1Cor 15,13.20)
Nel Cristo risorto la nostra vita è piena, la nostra speranza trova un nuovo vigore.
Quanto difficile però risulta prendere coscienza e fare esperienza del Cristo risorto, in una vita che spesso può essere sempre di corsa, frenetica, agitata, e dove sono sempre molte le voci che ci circondano, con la pretesa di dirci sempre la verità e la giusta soluzione…
Eppure il primo annuncio dei discepoli, in greco detto “kèrygma”, cioè grido, dopo la forte esperienza della Pentecoste, è stato proprio un grido di annuncio riguardo alla passione, morte e risurrezione di Gesù.
Prendiamo in mano la Bibbia e andiamo al capitolo 2 del libro degli Atti degli Apostoli. I primi tredici versetti parlano della Pentecoste, dal versetto 14 invece c’è il primo discorso kerygmatico di Pietro, la sua prima predicazione sotto l’azione dello Spirito Santo. Qual è il contenuto? Gesù di Nàzaret, che voi avete crocifisso e avete ucciso, Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte (At 2,24) e noi tutti ne siamo testimoni (At 2,32). E poi dice: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso.” (At 2,36).
Durante i giorni della passione e morte di Gesù, gli occhi dei suoi discepoli avevano visto il maestro catturato, schernito, flagellato e crocifisso come uno dei peggiori uomini di quel tempo. I loro orecchi avevano udito parole ormai di incertezza e disperazione con la sua morte. Il loro cuore si era talmente appesantito da non riuscire più nemmeno a credere nella risurrezione di Gesù stesso, dopo averne sentito l’annuncio da parte delle donne che erano state al sepolcro!
Per questo la prima preoccupazione di Pietro e dei discepoli, durante la prima evangelizzazione “pentecostale”, è stato l’annuncio del Cristo morto e risorto, un fatto che aveva “toccato” e cambiato la loro vita. Dopo la risurrezione di Cristo e dopo l’effusione dello Spirito Santo il loro cuore ha ripreso speranza, i loro occhi hanno di nuovo veduto il Maestro non più morto, ma vivo e in mezzo a loro. Non potevano più tacere, non c’era più spazio per la paura, per il terrore, per la disperazione, per lo scoraggiamento, per l’abbandono.
Cristo era davvero risorto e lo Spirito Santo aveva messo nel loro cuore un sigillo di conferma e una nuova certezza di un tempo nuovo. Ecco perchè dalla bocca di Pietro escono parole di conforto e di esortazione:
“Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”. (At 2,38-39)
Carissimi, riceviamo anche noi questo lieto annuncio pasquale che ci porta la speranza e la certezza di un tempo nuovo. Viviamo questa Pasqua in un atteggiamento di fiducia verso Dio, fissando il nostro sguardo su Cristo crocifisso e risorto per la nostra pace e libertà!
In Lui troviamo il vero ristoro e la vera speranza per le nostre case e le nostre famiglie.
Tanti auguri e benedizioni speciali di Buona Pasqua!
p. Luca